Nel contesto: Meta ha minacciato di chiudere Facebook e Instagram in Europa se non le è consentito trasferire, archiviare ed elaborare i dati degli utenti sui suoi server statunitensi. Se una tale mossa dovesse accadere, interesserebbe centinaia di milioni di utenti dei social media sulle sue due piattaforme popolari e avrebbe un enorme impatto sul business e sui profitti di Meta.
Il quotidiano finanziario londinese CityAM spiega che Meta aveva utilizzato il framework di trasferimento dei dati transatlantico chiamato Privacy Shield come base legale per trasferire i dati sugli utenti europei dal continente sui server statunitensi, ma il trattato è stato annullato nel 2020 per violazioni della privacy dei dati. Meta utilizza anche altri accordi per consentire i trasferimenti transatlantici e per archiviare i dati degli utenti europei negli Stati Uniti, sebbene anche questi siano sotto il controllo delle autorità di regolamentazione.
Nel suo rapporto annuale alla Securities and Exchange Commission statunitense, Meta ha scritto: “Se non siamo in grado di trasferire i dati tra e tra i paesi e le regioni in cui operiamo, o se ci viene impedito di condividere i dati tra i nostri prodotti e servizi, potrebbe influiscono sulla nostra capacità di fornire i nostri servizi, sul modo in cui forniamo i nostri servizi o sulla nostra capacità di indirizzare gli annunci.”
Meta prosegue affermando che è fiduciosa di poter raggiungere accordi nel 2022, ma se non le sarà più consentito utilizzare accordi attuali o alternative simili, “probabilmente non sarà in grado di offrire alcuni dei nostri prodotti più significativi e servizi, inclusi Facebook e Instagram, in Europa.”
Nick Clegg, vicepresidente degli affari globali e delle comunicazioni di Meta, ha dichiarato a CityAM che “la mancanza di trasferimenti internazionali di dati sicuri, protetti e legali danneggerebbe l’economia e ostacolerebbe la crescita delle imprese basate sui dati nell’UE, proprio mentre cerchiamo una ripresa da Covid19.”
Dato che le azioni di Meta hanno subito un duro colpo la scorsa settimana dopo che il numero di utenti è diminuito per la prima volta in assoluto, cancellando miliardi di valore dal suo valore, le possibilità che FB e Instagram si chiudano davvero in Europa sono scarse a zero: sembra più una minaccia vuota. Facebook da solo ha 309 milioni di utenti attivi giornalieri in Europa; Meta non vorrà perdere tutte quelle potenziali entrate e spaventare ancora di più gli investitori.
Un portavoce di Facebook ha affermato che “Non abbiamo assolutamente alcun desiderio e nessun piano di ritirarci dall’Europa, ma la semplice realtà è che Meta, e molte altre aziende, organizzazioni e servizi, fanno affidamento sui trasferimenti di dati tra l’UE e gli Stati Uniti per operare servizi globali”.
“Fondamentalmente, le aziende hanno bisogno di regole chiare e globali per proteggere i flussi di dati transatlantici a lungo termine e, come oltre 70 altre aziende in un’ampia gamma di settori, stiamo monitorando da vicino il potenziale impatto sulle nostre operazioni europee man mano che questi sviluppi avanzano”.