In conclusione: Visa e Mastercard hanno rilasciato dichiarazioni separate sabato annunciando la loro intenzione di sospendere tutte le operazioni russe. Lo sforzo coordinato delle due più grandi reti di credito del mondo è un altro tentativo di aumentare la pressione sull’economia russa già in difficoltà. L’annuncio è arrivato lo stesso giorno in cui è stata rilasciata una lettera di PayPal al vice primo ministro ucraino. La lettera affermava chiaramente il loro sostegno al paese assediato e la loro intenzione di intraprendere misure simili sospendendo i servizi russi.
Le dichiarazioni di Visa e Mastercard hanno fatto eco a sentimenti simili, citando l’invasione non provocata della Russia dell’Ucraina e la natura senza precedenti dell’attuale conflitto. La decisione arriva sulla scia delle recenti sanzioni che hanno limitato o rimosso le banche russe dal sistema di messaggistica SWIFT, una mossa che ha impedito alla maggior parte delle banche russe di comunicare con il resto del mondo utilizzando la rete.
Le azioni di Visa e Mastercard significano che entro pochi giorni le carte emesse all’interno del paese non funzioneranno più al di fuori della Russia. Inoltre, tutte le carte emesse al di fuori della Russia non saranno più utilizzabili presso le attività commerciali o gli sportelli automatici russi.
Le reti di credito non sono state le uniche a compiere grandi passi per ostacolare l’economia russa. Sabato, una lettera di Paypal al vice primo ministro ucraino Mykhailo Federov ha delineato il supporto della società, che include una piattaforma di donazioni potenziata, nonché l’intenzione della società di sospendere qualsiasi servizio PayPal in Russia fino a nuovo avviso. La decisione della società impedisce anche il movimento di fondi russi attraverso il servizio Xoom di PayPal, che consente il trasferimento di fondi a livello nazionale o tra utenti in dozzine di località internazionali.
Il più grande prestatore statale russo, Sberbank Rossil PAO, ha informato gli utenti che sarebbero ancora in grado di prelevare e trasferire contanti e pagare normalmente nelle attività online e nei negozi russi. Secondo la banca, le transazioni russe non utilizzano sistemi di pagamento esteri ma passano invece attraverso il sistema nazionale di carte di pagamento del paese .
Bitcoin e altre criptovalute hanno iniziato a passare sotto i riflettori mentre le tensioni finanziarie della Russia continuano a crescere. C’è stata una maggiore pressione sugli scambi come Coinbase e Binance per bloccare l’accesso ai clienti russi, ma le organizzazioni devono ancora fare delle mosse. Anche se gli scambi dovessero bloccare l’accesso, la natura decentralizzata delle criptovalute rende quasi impossibile alienare gli utenti, rendendola un’opzione interessante.
Credito immagine: Rubli e carte di Vardan Papikyan