Apple potrebbe dover affrontare ulteriori accuse antitrust dell’UE nell’indagine sullo streaming musicale avviata da Spotify

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In breve: nell'aprile 2021, la Commissione europea ha ritenuto Apple in violazione delle regole di concorrenza dell'UE dopo aver indagato sul presunto controllo dell'App Store da parte dell'azienda. Quest'anno, il caso contro di essa potrebbe crescere con ulteriori oneri antitrust e normative radicali che forzeranno cambiamenti significativi nel modo in cui Apple opera nella regione.

Le autorità di regolamentazione europee stanno preparando una legislazione radicale che potrebbe forzare l'apertura del giardino recintato di Apple, tra le altre cose. Il colosso di Cupertino sostiene da tempo che iOS è più sicuro di Android a causa dell'insistenza nel consentire agli utenti di installare app solo dall'App Store, ma le nuove regole metteranno alla prova questa affermazione.

Il Digital Markets Act dell'UE consentirà inoltre ai produttori di app di offrire metodi di pagamento alternativi per i loro servizi, nonostante Apple si opponga con veemenza all'idea. Il mese scorso, la società ha fatto una leggera concessione e ha cambiato le sue linee guida per gli sviluppatori per consentire l'utilizzo di sistemi di pagamento alternativi, ma vuole comunque ricevere il taglio dalle vendite complessive.

Si scopre che i mal di testa di Apple stanno aumentando, poiché deve affrontare ulteriori accuse antitrust nell'Unione Europea relative a una precedente indagine su come funziona lo streaming musicale e viene promosso all'interno dell'ecosistema Apple. L'indagine è stata lanciata dopo una denuncia presentata da Spotify nel 2019, in cui il colosso dello streaming ha accusato Apple di limitare di proposito la scelta e impedire l'innovazione attraverso un trattamento preferenziale riservato alle sue app.

Ora che l'UE sta rafforzando la sua regolamentazione antitrust, si ritiene che costituirà un argomento più forte contro i giganti della tecnologia come Apple che possono utilizzare le loro piattaforme per ottenere un vantaggio contro concorrenti emergenti. L'anno scorso, la Commissione europea ha ritenuto che l'App Store di Apple violasse le regole di concorrenza esistenti, il che potrebbe tradursi in una multa di 36,6 miliardi di dollari o il 10% delle sue entrate globali nel 2021.

Quanto al colosso di Cupertino, ha smentito con forza le accuse di comportamento anticoncorrenziale di Spotify, spiegando che le vede come una retorica fuorviante pensata per aiutare le ambizioni finanziarie di quest'ultima azienda. Reuters scrive che le persone che hanno familiarità con il caso si aspettano che l'UE emetta più accuse antitrust in una dichiarazione supplementare delle obiezioni nelle prossime settimane.

Credito masthead: Guillaume Perrigois | Spruzza

Fonte di registrazione: www.techspot.com

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